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MIO SIGNORE  MIO DIO
Questa è l’invocazione che Tommaso ha nei confronti del Signore dopo averlo incontrato vivo, lui che aveva dubitato del racconto degli amici, degli altri. "Tommaso metti qui il tuo dito, la tua mano, toccami, sono io, guarda le mie ferite e non essere più incredulo ma credente".
E' un po’ la storia di tutti noi, delle nostre domande, dei dubbi, delle paure che ci portiamo dentro la vita di ogni giorno, guardandoci attorno magari, vedendo quello che capita agli altri. Gesù Risorto ci dà la pace come primo dono, la pace interiore ed esteriore. Asia Bibi, la mamma Pakistana in carcere da 2115 giorni perché cristiana, a Pasqua dice che "da Cristo in carcere impariamo a perdonare" e chiede al Papa di pregare per lei. La promessa di Gesù non viene  mai meno ai discepoli, lo Spirito Santo che il Signore ci dona alimenta sempre la speranza anche nei momenti di difficoltà e prova.

Guardando ai discepoli e alla Chiesa nascente mi chiedevo quanto coraggio, forza d'animo avevano per affrontare ogni pericolo e persecuzione. Me lo chiedo guardando ai tanti perseguitati di oggi che con coraggio non abbandonano la loro fede, lasciano piuttosto le loro case e...le loro vite...per amore del Signore. E noi, ci diceva il Papa, stiamo nel silenzio pilatesco di connivenza con il male.

Le chiese, in questi giorni santi, anche da noi si sono davvero riempite, sentivo anche gli altri parroci. Buon segno, segno di una partecipazione rinnovata, speriamo non di un momento, ma capace di dare forma alla vita cristiana nei nostri ambienti. Vivremo nei prossimi tempi la bellezza delle Prime Comunioni ai nostri fanciulli, appuntamento importante per le famiglie e per la nostra comunità, le Cresime, che ci ricordano il dono della testimonianza viva e coraggiosa, e i matrimoni, dono d'amore da custodire e far crescere nella fedeltà e fecondità.
Sì, ci dice il teologo e pastore martire dei nazisti Bonhoeffer: "Ora che Gesù ha vinto la morte, solo la poca fede può sconfiggerci".
E ancora "Dio stesso ci pone questa domanda: perché restate sottomessi alla paura come se la resurrezione non fosse mai avvenuta veramente?". Straordinarie queste parole, dette da chi ha saputo dare la vita nel 1945 per la verità.
Grazie Tommaso della tua fede viva, della tua splendida preghiera che non ha bisogno di tante parole, ma del cuore, innamorato, del discepolo.
Anche noi facciamo esperienza ogni otto giorni dell'incontro gioioso e vero col Risorto.
don Antonio